La nostra casa
Sede dell'AeroClub di Palermo e base operativa dei reparti volo delle Forze di Polizia, Forestale ed Elisoccorso
L'aeroporto "Francesco e Giuseppe Notarbartolo" di Palermo-Boccadifalco è stato aeroporto militare ed anche il vecchio aeroporto commerciale della città di Palermo. Posto nel quartiere Boccadifalco, ai piedi del versante orientale del monte Cuccio, è uno degli aeroporti più antichi d'Italia. È attualmente sede dell'AeroClub di Palermo ed ospita i reparti volo delle Forze di Polizia, Forestale ed Elisoccorso.
La storia dell'aeroporto inizia nel 1925 quando, per sostituire il vecchio campo che sorgeva alle falde di monte Pellegrino, non più sufficiente per le esigenze dei più moderni velivoli, il ministero dell'Aeronautica diede il via all'iter necessario alla costruzione di un aeroporto a Palermo. I lavori cominciano già nell'anno successivo ed il battesimo ufficiale avvenne il 17 luglio 1931 con l'atterraggio del primo aereo sulla pista in terra battuta; Ciò in risposta al crescente carico alare dei velivoli ad ala fissa, che fino a quel momento operavano presso il campo di volo della Favorita sin dal lontano 1910. Questo fatto coincise con il definitivo tramonto del trasporto passeggeri su dirigibile. Per la sua realizzazione furono abbattute diverse ville storiche: Villa Alfonsetta, Fondo Abate, Villa Bellacera-Tarallo, Villa dei Principi di Buonriposo, Villa Massa-Corsetto e Villa San Gabriele ad Altarello. Lo scalo, dotato di due piste, venne in realtà ultimato nella primavera del 1932.
Nel marzo 1934 diviene sede del Comando Aeronautico della Sicilia. Nel 1936 fu allungata la pista principale e l’aeroporto venne intitolato al ten. pil. Giuseppe Notarbartolo di Sciara (medaglia d'argento al V.M.) e al s.ten. pil. Francesco Notarbartolo di Villarosa (medaglia di bronzo al V.M.) caduti nella prima guerra mondiale. Nel 1937 viene ulteriormente ampliato e dotato di altre infrastrutture. Al 10 giugno 1940 la 30ª Squadriglia Osservazione Aerea su IMAM Ro.37bis della Regia Aeronautica era all'Aeroporto nella 1ª Divisione Aerea “Aquila” della 2ª Squadra aerea. L'aeroporto di Boccadifalco fu molto attivo come base aerea militare durante la seconda guerra mondiale. Tra i reparti che vi operarono vi fu la 377ª Squadriglia Autonoma Caccia Terrestre, equipaggiata con i moderni monoplani da caccia Reggiane Re.2000, che condusse operazioni su Malta e l'Africa settentrionale. Nel gennaio 1941 vi rinasce il 7º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. Dal 1941 ospitò anche il X Fliegerkorps della Luftwaffe (Wehrmacht) con i pesanti caccia bimotori BF 110 ed il trimotore da trasporto Junkers Ju 52, e nell’ultimo periodo pure gli ormai obsoleti Stukas. A partire dal 22 gennaio 1943 iniziò il rischieramento dell'8º Stormo su Palermo, che partecipa ad un intenso ciclo operativo contro le forze anglo-americane. Dopo lo sbarco alleato in Sicilia del 1943 fu utilizzato dagli americani per la Twelfth Air Force. Durante la guerra volano su Boccadifalco caccia come i vecchi biplani CR 42 ed i Macchi C 200, i ricognitori Ro 37 bis, i pattugliatori Fiat CR 25, i caccia Reggiane Re 2000, i patetici CR 42 convertiti per la caccia notturna, e gli ottimi MC 202. Ma anche il bombardiere SM 79, aereo simbolo italiano, e quindi pochissimi Fiat BR 20.
Tornato all'operatività civile nel 1947, l'aeroporto acquisì in breve tempo molta importanza, tanto da diventare il terzo aeroporto italiano per volume di traffico grazie alle Aerolinee Italiane Internazionali (AII), le Linee Aeree Italiane (LAI), la Compagnia Aereo Tesea, la compagnia Airone. La componente di volo è rappresentata quasi esclusivamente dal DC 3-47 e dal Fiat G 12/212. In quegli anni fece da base di partenza e arrivo per il Giro Aereo di Sicilia, gara aero-sportiva ideata dal Comandante Albanese. Nei primi anni Cinquanta venne costituito il Centro Addestramento al Volo (CAV) del Comando Aeronautico della Sicilia. Nel 1957 arrivano i primi elicotteri dell'Aeronautica Militare e dei Carabinieri. Nel 1960 il traffico civile venne spostato nel nuovo scalo di Palermo-Punta Raisi e l'aeroporto, che fino a quel momento era stato aperto anche al traffico civile, assunse connotazione esclusivamente militare. L'Aeroporto "Francesco e Giuseppe Notarbartolo" di Palermo-Boccadifalco così è rimasto, fino al 31 dicembre 2008, sede di Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana e della Guardia di Finanza. Ha ospitato all'interno del suo sedime, per lo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali, gli elicotteri dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Protezione civile, del Corpo forestale della Regione siciliana, nonché della stessa Aeronautica Militare e, per operazioni pre-autorizzate, aeromobili militari, civili e di soccorso. Nel 2007 ha assicurato i collegamenti via aerei anfibi con l'idroscalo di Enna, situato presso il lago Nicoletti, con voli di andata e ritorno, sino all'interruzione per il fallimento della società concessionaria. Dal 1º gennaio 2009 l'aeroporto è ritornato ad essere civile a tutti gli effetti in seguito all'acquisizione da parte dell'ENAC. Il trasferimento delle forze militari verso altre sedi è stato completato il giorno 19 marzo 2009 quando è avvenuto presso l'aeroporto l'ammaina bandiera ufficiale, che ha sancito il definitivo abbandono della struttura da parte dell'Aeronautica Militare Italiana.
Ripercorri le tappe del nostro aeroporto
Sede dell'AeroClub di Palermo e base operativa dei reparti volo delle Forze di Polizia, Forestale ed Elisoccorso
Dal 1º gennaio 2009 l'aeroporto è ritornato ad essere civile a tutti gli effetti in seguito all'acquisizione da parte dell'ENAC.
Il traffico civile venne spostato nel nuovo scalo di Palermo-Punta Raisi e l'aeroporto, che fino a quel momento era stato aperto anche al traffico civile, assunse connotazione esclusivamente militare.
Nel 1957 arrivano i primi elicotteri dell'Aeronautica Militare e dei Carabinieri.
Tornato all'operatività civile nel 1947, l'aeroporto acquisì in breve tempo molta importanza, tanto da diventare il terzo aeroporto italiano per volume di traffico.
In quegli anni fece da base di partenza e arrivo per il Giro Aereo di Sicilia, gara aero-sportiva ideata dal Comandante Albanese e tutt'ora esistente.
Dopo lo sbarco alleato in Sicilia del 1943 fu utilizzato dagli americani per la Twelfth Air Force.
A partire dal 22 gennaio 1943 iniziò il rischieramento dell'8º Stormo su Palermo, che partecipa ad un intenso ciclo operativo contro le forze anglo-americane.
Al 10 giugno 1940 la 30ª Squadriglia Osservazione Aerea su IMAM Ro.37bis della Regia Aeronautica era all'Aeroporto nella 1ª Divisione Aerea “Aquila” della 2ª Squadra aerea. L'aeroporto di Boccadifalco fu molto attivo come base aerea militare durante la seconda guerra mondiale. Tra i reparti che vi operarono vi fu la 377ª Squadriglia Autonoma Caccia Terrestre, equipaggiata con i moderni monoplani da caccia Reggiane Re.2000, che condusse operazioni su Malta e l'Africa settentrionale.
Nel marzo 1934 diviene sede del Comando Aeronautico della Sicilia. Nel 1936 fu allungata la pista principale e l’aeroporto venne intitolato al ten. pil. Giuseppe Notarbartolo di Sciara (medaglia d'argento al V.M.) e al s.ten. pil. Francesco Notarbartolo di Villarosa (medaglia di bronzo al V.M.) caduti nella prima guerra mondiale. Nel 1937 viene ulteriormente ampliato e dotato di altre infrastrutture.
I lavori cominciano già nell'anno successivo ed il battesimo ufficiale avvenne il 17 luglio 1931 con l'atterraggio del primo aereo sulla pista in terra battuta; ciò in risposta al crescente carico alare dei velivoli ad ala fissa, che fino a quel momento operavano presso il campo di volo della Favorita sin dal lontano 1910.
Il ministero dell'Aeronautica diede il via all'iter necessario alla costruzione di un aeroporto a Palermo.